L’Alto Adige si distingue come area vitivinicola con una qualità eccezionale e una grande diversità: su solo 5.300 ettari crescono circa 20 diversi vitigni – questo è unico in Italia.
Vini di alta qualità, famosi a livello internazionale, si trovano sia tra i vini rossi sia tra i bianchi, ma in termini di superficie, vengono coltivate più varietà bianche.
La varietà dei paesaggi e delle culture che si respirano in Alto Adige, le influenze alpine e mediterranea che si respirano nell’aria, contaminano anche i vini della zona, che sorprendono per il loro carattere unico e per le caratteristiche distintive.
Durante la serata si avrà modo di andare alla scoperte dei tre vitigni storici di questo territorio: il Gewürztraminer, vitigno il cui nome sembra risalire proprio al paese vinicolo altoatesino di Termeno che si fa ricordare per il suo aroma incomparabile e il suo delicato profumo di rosa; la Schiava, vitigno autoctono nonché rosso di punta dell’Alto Adige, dove è prodotto fin dal Cinquecento. Negli ultimi anni la superficie coltivata è diminuita, ma in compenso la qualità della Schiava imbottigliata è cresciuta a ritmi formidabili e oggi questo vino sta vivendo un’inaspettata riscoperta.
Il Lagrein, fiore all’occhiello dell’Alto Adige, autoctono, robusto e ricco di carattere.
La serata, promossa in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige, sarà guidata da André Senoner, attualmente Wine & Beverage Consultant, con alle spalle un palmares ricco di vittorie nei principali concorsi della Sommellerie Italiana tra qui il titolo di Master Pinot Noir 2021 e Miglior Sommelier Professionista 2022. Le sue origini, le Dolomiti, gli consentono di raccontarci la vera natura del vino altoatesino. Insieme degusteremo otto vini significativi della regione.